Lo scrittore deve essere, prima di tutto, un
bravo osservatore: curare i dettagli
è una pratica fondamentale per
scrivere bene, è una tecnica infallibile per rendere la narrazione più realistica e
trascinare il lettore all’interno del racconto facendolo percepire come “vero”.
Sir
Arthur Conan Doyle scriveva: "Voi
conoscete il mio metodo: si basa sull’osservazione dei dettagli"
Questo pomeriggio abbiamo toccato con mano la differenza di coinvolgimento che può essere creata o meno dalla presenza dei dettagli all'interno del testo. In particolare, avvicinandosi Halloween, abbiamo scelto due incipit horror...
Qui il file che abbiamo condiviso ed analizzato sulla nostra piattaforma.
Pur raccontando la
stessa scena, i due testi analizzati sono molto diversi: particolari come il rimbombo delle scarpe, o la mano sudata danno
quel tocco in più per far sembrare la scena reale ed accompagnano il lettore
dentro la storia. Anche la
presentazione del fantasma di Seb ha tutto un altro sapore, non solo
per il gioco di suspense, ma pure perché sono stati inseriti i dettagli
sul passato dei protagonisti. Ora non c’è bisogno che venga spiegato che Seb è
tornato per vendicarsi, il lettore lo capisce... Non c'è neppure bisogno di inserire il nome "fantasma" perché la sua presenza si avverte minacciosa...
Insomma ci siamo convinti dell'importanza dei particolari, quindi eccoci ad indossare gli "occhiali da scrittore"...
...per cogliere la soluzione del seguente quesito ludico tratto da "La settimana enigmistica"
I ragazzi si sono impegnati ed hanno risolto l'enigma in men che non si dica...abbiamo proprio dei promettenti scrittori!
Concludiamo il laboratorio scegliendo uno dei bizzarri personaggi della vignetta per farli diventare protagonisti di un lampo di scrittura: ed anche in questo caso il gruppo ha manifestato grande creatività: chi ha descritto, chi ha animato, chi ha raccontato vere e proprie storie alcune veramente sorprendenti!
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